L’orto botanico di Padova è uno dei più antichi orti botanici universitari che non hanno cambiato la sua collocazione dal 1545, anno della sua fondazione.
Nell’orto botanico padovano, fin dagli arbori, furono coltivati medicamenti provenienti dalla natura: per la loro natura “semplice”, in un primo momento, l’orto fu denominato “*Giardino dei Semplici*”. Il primo custode dell’orto fu Luigi Squalermo che fece introdurre, all’interno dell’orto, 1800 medicinali, il quale fu aiutato, qualche anno dopo da Pier Antonio Michiel che elaborò un erbario illustrato molto dettagliato. *Nell’orto si producevano medicinali molto costosi*, pertanto, il posto era spesso soggetto a furti notturni: per questo motivo, fu edificato un muro di recinzione circolare, ancora oggi visibile.
*L’Orto botanico di Padova*, grazie anche alle relazioni internazionali che è riuscito a intrecciare, è stato inserito nella lista dei *patrimoni dell’umanità dall’UNESCO*. Nell’orto, il visitatore ritrova il rapporto con la natura, poiché immerso in un luogo dove il tempo quasi si ferma, lasciando semplicemente spazio alla bellezza. L’orto si estende per 22 metri quadrati circa ed espone oltre 6 mila piante coltivate, per un totale di 3.500 specie diverse. Al centro dell’orto, si trova una piscina per le piante acquatiche.
*Le collezioni di piante ritrovabili nell’Orto Botanico di Padova* sono le seguenti:
– piante insettivore – piante medicinali – piante dei colli Euganei e Rare – piante introdotte
Nell’orto, ritroviamo anche degli *alberi secolari*, caratterizzati da specifiche etichette che ne indicano la longevità. Tra gli esemplari più importanti, ritroviamo la *Palma di Goethe* che è la pianta più anziana dell’orto, caratterizzata da fusti di 10 metri, situata presso la Porta Nord, nel settore delle piante medicinali. Continuiamo con *il Ginkgo, la Magnolia, il Platano Orientale, il Cedro dell’Himalaya, il Cipresso Calvo e la Metasequoia*.
Nell’elenco delle piante presenti nell’orto botanico di Padova, possiamo annoverare la *macchia mediterranea*, una vegetazione tipica del Mediterraneo, caratterizzata da arbusti, alberi e cespugli sempreverdi, come l’oleastro, il lentisco, la palma nana, il leccio, il corbezzolo e il mirto. *Roccera alpina*, un settore nel quale è possibile ammirare le sassifraghe, la stella alpina, campanule. Si prosegue con muschi come gli sfagni e piante insettivore, come la drosera e la pinguicola, gli eriofori, gli giunghi e il trifoglio fibrino. Poi, ci sono le piante di acqua dolce: la lenticchia d’acqua, le ninfee, il fior di loto indiano, la Victoria e una serie di piante grasse. La struttura dell’Orto Botanico di Padova è divisa in quattro macro ambienti:
– *Foresta tropicale pluviale:* nella serra è riprodotto il clima presente tra il Tropico del Cancro e del Capricorno. La temperatura registrata è di 25 gradi, con variazioni di 2-4 gradi. – *Foresta tropicale subumida:* in questa serra, la temperatura è di circa 20 gradi e ha un’oscillazione di 10 gradi nel corso dell’anno. Il clima è tipico della fascia subumida e della Savana. – *Clima mediterraneo e temperato*: in questa serra, c’è un’elevata biodiversità, tipica del clima mediterraneo. – *Clima arido*: in quest’area, c’è una scarsità di precipitazioni, rispecchia i climi ardi caldi e i climi aridi freddi. i primi tipici della Africa settentrionale e della penisola arabica; i secondi tipici del Mar Caspio e del deserto dei Gobi (Mongolia).All’Alba ci sono 0° mentre durante il giorno 40°.
Nel 2014, l’orto botanico di Padova è stato inaugurato il *Giardino della Biodiversità*, che rappresenta un’ulteriore area dell’Orto Botanico di Padova. Nella struttura sono raccolte più di 1.300 specie di piante, ognuna delle quali rappresenta una porzione di clima della nostra Terra.